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Talvolta considerata più correttamente una sottospecie della Mammillaria karwinskiana, questa cactacea presenta un corpo globoso, a volte leggermente cilindrico con la crescita, che va ad allargarsi nella parte superiore. È munita di fitti tubercoli piramidali disposti in modo estremamente geometrico, collegati l’uno all’altro da fitte solcature bianche, piuttosto contrastate.
La Mammillaria nejapensis presenta spesso lunghe spine a forma di punteruolo (anche 5 cm), di colore avorio con punte scure, ben robuste e talvolta leggermente ricurve; altre volte, invece, le spine sono quasi totalmente assenti o comuni molto corte, motivo per cui, comunemente, alcuni preferiscono suddividerle tra “brevissima” e “longispina”.
All’apice si evidenzia, tra primavera ed estate, una graziosa corolla di piccoli fiori diurni ed imbottiti, dal tipico giallo chiaro, con striscia centrale sul petalo di color rosso scuro.
Gradisce il pieno sole e situazioni piuttosto aerate.
È preferibile tenerla a temperature miti e soprattutto non inferiori a 5°C, per tale motivo si consiglia di posizionarla in luoghi riparati e aerati durante l’inverno.
Annaffiare moderatamente, solo quando il terreno è completamente asciutto. È sufficiente una volta a settimana in primavera ed estate, una riduzione a cadenza bimestrale in autunno e sospendere del tutto in inverno.
È ottimale un terriccio ben drenante, meglio ancora se ulteriormente arricchito da materiali inerti come pomice, sabbia o lapillo.
Non necessita di frequenti concimazioni, sarà sufficiente diluire concime con l’acqua delle annaffiature una volta all’anno.